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  • Immagine del redattorePietro Alberto Paolo Signor

VERGINE- "La Grande Prakriti è la mia matrice."



La Prakriti è la Divina Madre, la sostanza primordiale della natura.


Nell'universo esistono molte sostanze, elementi e sottoelementi diversi, ma tutti quanti altro non sono se non le diverse modificazioni di un’unica sostanza.


La materia primordiale è l'Akasha puro contenuto in tutto lo spazio, la Grande Madre, la Prakriti.


Mahamvantara e Pralaya sono due termini sanscriti molto importanti con i quali gli studenti gnostici devono familiarizzare.


Mahamvantara è il Grande Giorno cosmico; Pralaya è la Grande Notte cosmica.


Durante il Grande Giorno esiste l'universo.


Quando giunge la Grande Notte, l'universo smette di esistere, si dissolve nel seno della Prakriti.


L'incommensurabile spazio infinito è pieno di sistemi solari con i propri Mahamvantara e Pralaya; mentre alcuni si trovano nel Mahamvantara, altri si trovano nel Pralaya.


Migliaia di miliardi di universi nascono e muoiono nel seno della Prakriti.


Ogni cosmo nasce dalla Prakriti e si dissolve nella Prakriti.


Ogni mondo è una palla di fuoco che si accende e si spegne nel seno della Prakriti.


Tutto nasce dalla Prakriti, tutto torna alla Prakriti.


Lei è la Grande Madre.


La Bhagavad-Gita dice:


«La Grande Prakriti è la mia matrice; qui deposito il germe e da Lei nascono tutti gli esseri, o Bharata!

Oh, Kountreya! La Prakriti è la vera matrice di qualunque cosa nasca da diverse matrici, ed io sono il germinatore paterno.

O tu, dalle braccia potenti! Sattva, Rayas e Tamas, questi tre Guna [aspetti o qualità] nati dalla Prakriti legano fortemente il corpo all'essere che incarna.

O impeccabile! Tra questi, Sattva, che è puro, luminoso e buono, mediante l'attaccamento lega l'essere incarnato alla felicità e alla conoscenza.

Oh, Kountreya! Sappi che Rayas è di natura passionale ed è la fonte del desiderio e dell'attaccamento; questo Guna lega fortemente l'essere incarnato all'azione.

Oh, Bharata! Sappi che Tamas nasce dall'ignoranza ed allucina tutti gli esseri; questo lega l'essere incarnato mediante la disavvertenza, la pigrizia ed il sonno [coscienza addormentata,sonno della coscienza]».


Durante il gran Pralaya questi tre Guna si trovano in perfetto equilibrio nella grande bilancia della Giustizia.


Quando si produce lo squilibrio dei tre Guna, inizia l'aurora del Mahamvantara e nasce l'universo nel seno della Prakriti.


Durante il gran Pralaya, la Prakriti è unitotale, integra; durante la manifestazione, nel Mahamvantara, la Prakriti si diversifica in tre aspetti cosmici: primo, quello dello spazio infinito; secondo, quello della natura; terzo, quello dell'uomo.


La Divina Madre nello spazio infinito, la Divina Madre nella natura, la Divina Madre nell'uomo, queste sono le tre Madri, le tre Marie del cristianesimo.


Gli studenti gnostici devono comprendere molto bene questi tre aspetti della Prakriti, poiché ciò è fondamentale nel lavoro esoterico.


Inoltre urge sapere che la Prakriti ha la sua particolarità in ogni uomo.


Gli studenti gnostici non devono stupirsi se affermiamo che la Prakriti individuale di ogni uomo ha perfino il suo nome specifico.


Ciò significa che ognuno di noi ha pertanto una Divina Madre; comprendere questo è fondamentale per il lavoro esoterico.


La seconda nascita è un'altra cosa; il Terzo Logos, il fuoco sacro, deve prima fecondare il sacro ventre della Divina Madre, dopodiché avviene la seconda nascita.


Lei, la Prakriti, è sempre vergine, prima del parto, durante il parto e dopo il parto.


Nell'ottavo capitolo di questo libro tratteremo a fondo il lavoro pratico in relazione con la seconda nascita.


Adesso diamo solo alcune idee orientative.


Ogni Maestro della Loggia Bianca ha la propria Divina Madre individuale, la sua Prakriti.


Ogni Maestro è figlio di una Vergine immacolata.


Se studiamo le religioni comparate, scopriamo ovunque immacolate concezioni.


Gesù è stato concepito per opera e grazia dello Spirito Santo; la Madre di Gesù fu una Vergine immacolata.


Le scritture religiose dicono che Buddha, Giove, Zeus, Apollo, Ketzalkoatl, Fu-Hi, Lao-Tse, ecc., sono stati figli di Vergini immacolate, vergini prima del parto, durante il parto e dopo il parto.


Come nella terra sacra dei Veda Devaki, la Vergine indù, concepì Krishna, così a Betlemme la Vergine Maria concepì Gesù.


Nella gialla Cina, sulle sponde del fiume Fu-Hi, la Vergine Hoa-Se “cammina sull’orma del grande uomo”, quindi viene coperta da un meraviglioso splendore e il suo ventre concepisce per opera e grazia dello Spirito Santo il Cristo cinese Fu-Hi.


Prima del raggiungimento della seconda nascita è condizione basilare l’intervento del Terzo Logos, lo Spirito Santo, fe-condando il ventre virginale della Divina Madre.


Il fuoco sessuale del Terzo Logos in India è conosciuto con il nome di Kundalini e viene simboleggiato da una serpe di fuoco ardente.


La Divina Madre è Iside, Tonantzin, Kali o Parvati, la sposa di Shiva —il Terzo Logos—, e il suo simbolo più poderoso è la Vacca Sacra.


La serpe deve salire lungo il canale midollare della Vacca Sacra.


La serpe deve fecondare il ventre della Divina Madre; solo così avvengono l'immacolata concezione e la seconda nascita.


Il Kundalini, in se stesso, è un fuoco solare racchiuso in un centro magnetico situato nell'osso del coccige, base della spina dorsale.


Quando il fuoco sacro si sveglia, sale per il canale midollare lungo la spina dorsale, aprendo i suoi sette centri e fecondando la Prakriti.


Il fuoco del Kundalini possiede sette gradi di potere, ed è necessario salire questa scala settenaria del fuoco per ottenere la seconda nascita.


Quando la Prakriti viene fecondata dal fuoco fiammeggiante dispone di poteri formidabili per aiutarci.


Nascere di nuovo equivale ad entrare nel Regno.


È molto raro incontrare un “due volte nato”; raro è colui che nasce per la seconda volta.


Chi vuole nascere di nuovo, chi vuole ottenere la liberazione finale, deve eliminare dalla sua natura i tre Guna della Prakriti.


Chi non elimina il Guna Sattva si perde nel labirinto delle teorie ed abbandona il lavoro esoterico.


Chi non elimina Rayas fortifica l'ego lunare mediante l'ira, la cupidigia, la lussuria.


Non dobbiamo dimenticare che Rayas è la radice stessa del desiderio animale e delle passioni più violente.


Rayas è la radice di ogni concupiscenza; quest'ultima, in se stessa, è l'origine di ogni desiderio.


Chi vuole eliminare il desiderio deve prima eliminare il Guna Rayas.


Chi non elimina Tamas avrà sempre la coscienza addormentata, sarà pigro, abbandonerà il lavoro esoterico a causa della fiacca, dell'inerzia, della pigrizia, della mancanza di volontà, della tepidezza, dell’assenza di entusiasmo spirituale, sarà vittima delle sciocche illusioni di questo mondo e soccomberà nell'ignoranza.


Si dice che dopo la morte, prima di ritornare ad una nuova matrice, la gente di temperamento sattvico vada in vacanza nei paradisi o regni molecolari ed elettronici, dove si gode di gioia infinita.


Gli Iniziati sanno molto bene, per esperienza diretta, che la gente di temperamento rayasico si reincorpora o ritorna in questo mondo immediatamente, oppure rimane sulla soglia aspettando l'opportunità di entrare in una nuova matrice, ma senza godere delle vacanze nei diversi regni della felicità.


Ogni illuminato sa con assoluta sicurezza che, dopo la morte, le persone di temperamento tamasico entrano negli Inferi, situati da Dante nella sua Divina Commedia sotto la crosta terrestre, dentro le viscere del mondo sotterraneo.


È urgente eliminare dalla nostra natura interiore i tre Guna, se davvero vogliamo compiere con successo il lavoro esoterico.


La Bhagavad-Gita dice: «Quando il saggio vede che solo i Guna agiscono, e conosce Colui che si trova oltre i Guna, allora arriva il mio Essere».


Molti vorrebbero una tecnica per eliminare i tre Guna; noi affermiamo che solo dissolvendo l'ego lunare si possono elimi-nare con successo i tre Guna.


Colui che rimane indifferente e non è sconvolto dai Guna, che ha capito che solo i Guna agiscono e tuttavia rimane fermo senza vacillare, è perché ha già dissolto l'ego lunare.


Colui che prova lo stesso sentimento nel piacere o nel dolore, che dimora nel proprio Essere, che dà lo stesso valore ad un pezzo di argilla, ad una pietruzza o ad una pepita d'oro, che si mantiene equanime davanti al gradevole e allo sgradevole, da-vanti alla censura o all'elogio, all'onore o al disonore, all'amico o al nemico; colui che ha rinunciato ad ogni nuova impresa egoista e terrena è perché ha già eliminato i tre Guna e ha dissolto l'ego lunare.


Colui che ormai non ha la concupiscenza, che ha estinto il fuoco della lussuria in tutti i quarantanove dipartimenti subconsci della mente, ha eliminato i tre Guna ed ha dissolto l'ego lunare.


«La terra, l'acqua, il fuoco, l'aria, lo spazio, la mente, l'intelletto e l'ego, sono le otto categorie in cui è divisa la mia Prakriti».


Così è scritto, queste sono le parole del Benedetto.


Quando il Grande Giorno cosmico albeggia, uscendo dall'Immanifestata Prakriti tutti gli esseri si manifestano; e al tramonto scompaiono nella stessa Immanifestata.


Dietro all'Immanifestata Prakriti c'è l'Immanifestato Assoluto.


È necessario entrare prima nell'Immanifestata per poi immergersi nel seno dell'Immanifestato Assoluto.


La benedetta Dea Madre del Mondo è ciò che si chiama Amore.


Lei è Iside, a cui nessun mortale ha sollevato il velo.


L'adoriamo nella fiamma del serpente.


Tutte le grandi religioni hanno reso culto alla Madre Cosmica; Lei è Adonia, Insoberta, Rea, Cibele, Tonantzin, ecc.


Il devoto della Vergine Madre può chiedere; le sacre scritture dicono: «Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto» Matteo 7,7.


Nel grande ventre della Divina Madre si creano i mondi.


La Vergine governa il ventre.


La Vergine è intimamente relazionata con gli intestini ed in modo molto speciale con il pancreas e le isole di Langerhans che secernono l'insulina, così importante per la digestione degli zuccheri.


Quando le forze che salgono dalla terra raggiungono il ventre si caricano con gli ormoni adrenali che le preparano e le purificano per la loro ascesa al cuore.


Pratica zodiacale


Durante il segno della Vergine (la Vergine Celeste), supini con il corpo rilassato, dobbiamo fare dei piccoli sobbalzi col ventre, con il proposito che le forze che salgono dalla terra si carichino nel ventre con gli ormoni adrenali.


Lo studente gnostico deve comprendere l'importanza di quella “caldaia” chiamata stomaco ed eliminare per sempre il vizio della ghiottoneria.


I discepoli del Signore Buddha si mantengono soltanto con un buon pasto al giorno.


Il pesce e la frutta costituiscono l'alimento principale degli abitanti del pianeta Venere.


Nei cereali e nelle verdure di ogni specie esistono dei principi vitali meravigliosi.


Sacrificare il bestiame, le vacche, i tori, è un crimine orribile proprio della gente d’oggi, di questa razza lunare.*


Nel mondo sono sempre esistite due razze in eterno conflitto: quella solare e quella lunare.

Abramo, Ia-Sac, Ia-Cab, Io-Sep, furono sempre adoratori della Vacca Sacra “Io”, o della Dea egizia Is-Is; invece Mosè, o per meglio dire il riformatore Esdra, che alterò gli insegnamenti di Mosè, esige il sacrificio della vacca e del vitello, e che il suo sangue cada sulla testa di tutti, ed in particolare su quella dei suoi figli.


La Vacca Sacra è il simbolo della Divina Madre Iside, a cui nessun mortale ha sollevato il velo.


I due volte nati formano la razza solare, il popolo solare.


La gente della razza solare non assassinerebbe mai la Vacca Sacra.


I due volte nati sono figli della Vacca Sacra.



Il capitolo 29 dell’Esodo è pura ed autentica magia nera.


In questo capitolo, ingiustamente attribuito a Mosè, si descrive minuziosamente la cerimonia rituale del sacrificio del bestiame.


La razza lunare odia mortalmente la Vacca Sacra; la razza solare invece adora la Vacca Sacra.


H.P.B. vide realmente una vacca dalle cinque zampe; la quinta usciva dalla sua gobba; con essa si grattava, scacciava le mosche, ecc.


Tale vacca era condotta da un giovane della setta Sadhu, nelle terre dell'India.


La Vacca Sacra dalle cinque zampe è la guardiana delle terre e dei templi dei Jina; la Prakriti, la Divina Madre, sviluppa nell'uomo solare il potere che gli permette di entrare nelle terre dei Jina, nei loro palazzi, nei loro templi, nei giardini degli Dèi.


L'unica cosa che ci separa dalla terra degli incanti e delle meraviglie jina è una grande pietra che dobbiamo saper spostare.


La Cabala è la scienza della Vacca; leggendo le tre sillabe della parola Cabala all'inverso, otteniamo: “la-ba-ca”.


La Pietra della Kaaba alla Mecca, letta al contrario è “ba-a-ka” o Pietra della Vacca.


Il grande santuario della Kaaba è realmente il santuario della Vacca.


La Prakriti nell'uomo diventa feconda con il fuoco sacro, quindi si converte nella Vacca Sacra dalle cinque zampe.


La Sura 2, 68-73 del Corano è meravigliosa; in essa si parla delle membra della vacca come di qualcosa di straordinario, capaci perfino di resuscitare i “morti” —ovverosia gli uomini lunari, gli animali intellettuali— per condurli alla luce primordiale della religione solare.


Noi gnostici adoriamo la Vacca Sacra, rendiamo culto alla Divina Madre.


Con l'aiuto della Vacca Sacra dalle cinque zampe, possiamo entrare con il corpo fisico in stato di jina dentro ai templi degli Dèi.


Se lo studente medita profondamente sulla Vacca dalle cinque zampe, sulla Divina Madre, e la prega di metterlo in stato di jina con il corpo fisico, può riuscirci.


L'importante è alzarsi poi dal letto senza perdere il sonno, come un sonnambulo.


Mettere il corpo fisico nella quarta dimensione è qualcosa di straordinario, di meraviglioso e ciò è possibile soltanto con l'aiuto della Vacca Sacra dalle cinque zampe.


Abbiamo bisogno di sviluppare totalmente la Vacca Sacra dentro noi stessi per realizzare le meraviglie ed i prodigi della scienza jina.


La Divina Madre è molto vicina a suo figlio, è dentro lo stesso Intimo di ognuno di noi, ed è a Lei, precisamente a Lei, che dobbiamo chiedere aiuto nei momenti difficili dell'esistenza.


Esistono tre tipi di alimenti: sattvici, rayasici e tamasici.


Gli alimenti sattvici sono costituiti dai fiori, dai cereali, dai frutti e da ciò che si chiama Amore.


Gli alimenti rayasici sono forti, passionali: piccanti in eccesso, troppo salati, esageratamente dolci, ecc.


Gli alimenti tamasici in realtà sono costituiti dal sangue e dalla carne rossa; non hanno amore: si comprano, si vendono o si offrono con vanità, superbia ed orgoglio.


Mangiate il necessario per vivere, né troppo né troppo poco, bevete acqua pura, benedite gli alimenti.


Vergine è il segno zodiacale della Vergine Madre del mondo.


È la casa di Mercurio.


I suoi minerali sono il diaspro e lo smeraldo.


Nella pratica abbiamo potuto verificare che i nativi della Vergine sono purtroppo molto razionali —in eccesso, più del normale—e scettici per natura.


La ragione e l'intelletto sono molto necessari, ma quando escono dalla loro orbita risultano pregiudizievoli.


I nativi della Vergine sono portati per le scienze, la psichiatria, la medicina, il naturismo, il laboratorio, la pedagogia, ecc.


I nativi della Vergine non possono capirsi con quelli dei Pesci e perciò consigliamo loro di evitare i matrimoni con quest’ultimi.


La cosa più deplorevole delle persone della Vergine è quell'inerzia e quello scetticismo che li caratterizza.


Tuttavia, risulta interessante sapere che questa tesa inerzia tende a passare dal materiale allo spirituale —fin dove è possibile— per mezzo dell'esperienza.


Il talento critico-analitico della Vergine è formidabile e tra i grandi genii di questo segno c'è Goethe, che riuscì a trascendere il materiale, l'inerzia, e ad entrare nell'alta spiritualità scientifica.


Non tutti i nativi della Vergine, però, sono Goethe.


Comunemente tra i mediocri di in questo segno abbondano i materialisti atei, nemici di tutto ciò che sa di spiritualità.


L'egoismo della gente mediocre della Vergine è qualcosa di troppo grottesco e disgustoso, ma i “goethe” della Vergine sono geniali, altamente altruisti e profondamente disinteressati.


I nativi della Vergine soffrono in amore e attraversano grandi delusioni per il fatto che Venere, l'astro dell'amore, in Vergine è in esilio.


*Il presente libro è stato scritto nella decade degli anni ’50, quando l’autore era, come egli stesso dichiarerà più tardi, “un fanatico vegetariano”. Posteriormente, in più libri e conferenze, ritratterà l’affermazione che la carne sia dannosa ed anzi ne consiglierà l’uso come elemento necessario sia alla vita fisica che spirituale. Dalla sua conferenza intitolata La Legge dell’Eterno Trogo-Auto-Egocratico Cosmico Comune, traiamo alcuni paragrafi in merito: «In nome della verità debbo dire che esiste una grande Legge che si potrebbe denominare la “Legge dell’Eterno Trogo-Auto-Egocratico Cosmico Comune”. Questa Legge consta di due fattori basilari, fondamentali: “ingoiare ed essere ingoiati”, ovverosia “reciproca alimentazione di tutti gli organismi”.[…] Io fui un fanatico vegetariano e, a onor del vero, vi dico che ne rimasi deluso. […] È consigliabile l’alimento sano: la carne di vacca, di pollo, ecc., senza mai arrivare, però, agli eccessi, perché questi sono dannosi e pregiudizievoli» [N.d.T.].


Tratto liberamente dal testo "Trattato esoterico di Astrologia Ermetica" di Samael Aun Weor

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