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  • Immagine del redattorePietro Alberto Paolo Signor

SCORPIONE- "In verità,in verità ti dico,se uno non rinasce dall'alto,non può vedere il Regno di Dio"



Il grande Ierofante Gesù il Cristo disse a Nicodemo:


«In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio» Giovanni (3,3)


È necessario nascere dall'acqua e dallo spirito per poter entrare nel regno dell'esoterismo, nel magis regnum.


È urgente nascere di nuovo per ottenere pieno diritto di entrare nel Regno.


È urgente convertirci nei cosiddetti “due volte nati”.


Nicodemo non capì il tema della seconda nascita, come non lo hanno capito tutte le sette bibliche.


È necessario fare uno studio comparato delle religioni ed avere la chiave dell'Arcano A.Z.F., se veramente si vogliono comprendere le parole di Gesù a Nicodemo.


Le diverse sette bibliche sono pienamente convinte di comprendere davvero ciò che significa “nascere di nuovo” e lo

interpretano nelle più svariate forme; ma, nonostante abbiano molta erudizione biblica e riescano a documentare e spiegare un versetto per mezzo di un altro o più versetti, la realtà è che non lo possono capire se non posseggono la chiave segreta, l'Arcano A.Z.F.


Nicodemo era un saggio, conosceva a fondo le Sacre Scritture, ma tuttavia non capì e rispose:


«Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?»

Giovanni (3,4)


A questo punto, Gesù, il Gran Kabir, diede a Nicodemo una risposta maya:


«In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio». Giovanni (3,5)


È chiaro che chi non ha altre informazioni oltre la “lettera morta”, chi non capisce il doppio significato dei versetti biblici, chi non ha mai conosciuto l'Arcano A.Z.F., interpreti queste parole del Gran Kabir a modo suo, tramite l'unica informazione che possiede, tramite ciò che riesce a capire; crede anche che basti il battesimo della sua setta, o qualcosa di simile, per risolvere il problema della seconda nascita.


Per i Maya lo spirito è il fuoco vivo; essi dicono:


«Bisogna unire quello che è in alto con quello che è in basso per mezzo dell'acqua e del fuoco».


I brahmani indostani simboleggiano la seconda nascita

sessualmente.


In liturgia adoperano una vacca d'oro molto grande, e il candidato alla seconda nascita deve passare tre volte strisciando all’interno del corpo vuoto della vacca per uscire poi dalla vulva, rimanendo così consacrato come un vero brahmano, Dwipa, o “due volte nato”, una volta da sua madre e l'altra dalla vacca.


Così, in modo simbolico, i brahmani spiegano la seconda nascita trasmessa da Gesù a Nicodemo.


La vacca, come abbiamo detto in precedenti capitoli, rap-presenta la Divina Madre, ed è interessante sapere che i brahma-ni si definiscono “due volte nati”, essendo la loro seconda nasci-ta sessuale: nati ed usciti dal grembo della vacca attraverso la vulva.


Questo è un argomento molto scabroso che la razza lunare odia mortalmente; questa preferisce uccidere la vacca e poi insultare chiunque parli dei Misteri del sesso e dell'Arcano A.Z.F.


I brahmani non sono dei veri “due volte nati”, ma lo sono simbolicamente; nemmeno il Maestro massone è veramente un Maestro, ma lo è simbolicamente. La cosa interessante è arrivare alla “seconda nascita”, e questo problema è sessuale al cento per cento.


Colui che davvero vuole entrare in quella terra della quarta dimensione, in quelle vallate, montagne e templi jina, in quel re-gno dei “due volte nati”, deve lavorare con la pietra grezza: “scalpellarla”, “darle forma”, come si direbbe nel linguaggio massonico.


Dobbiamo innalzare rispettosamente quella pietra meravigliosa che ci separa dalla terra delle Mille e Una Notte, dalla terra delle meraviglie dove vivono felici i “due volte nati”.


È impossibile smuovere la pietra, innalzarla, se prima non le abbiamo dato forma cubica a colpi di scalpello e di martello.


Pietro, il discepolo di Gesù il Cristo, è Aladino, l'interprete meraviglioso, autorizzato ad innalzare la pietra che chiude il santuario dei grandi Misteri.


Il nome originale di Pietro è Patar con le sue tre consonanti, P-T-R, che sono radicali.


P: ci ricorda il Padre che è in segreto, i Padri degli Dèi, i nostri Padri o Pitris.


T: è la Tau, l'ermafrodita divino, l'uomo e la donna nell’atto dell’unione sessuale.


R: questa lettera è vitale nell’INRI, è il fuoco sacro e terribilmente divino, il Ra egizio.


Pietro, Patar, l'illuminatore, è il maestro della magia sessuale, il maestro benevolo che ci aspetta sempre all'ingresso del terribile cammino.


La vacca religiosa, il famoso Minotauro cretese, è la prima cosa che incontriamo nel sotterraneo mistico che conduce alla terra dei “due volte nati”.


La Pietra Filosofale degli antichi alchimisti medioevali è il sesso, e la seconda nascita è sessuale.


Il capitolo VIII delle Leggi di Manu, dice:


«Un regno popolato soprattutto da sudra (Casta indù inferiore, considerata servile [N.d.T.]), pieno di uomini empi e privo di cit-tadini “due volte nati”, perirà del tutto e rapidamente attaccato dalla fame e dall'infermità».


Senza la dottrina di Pietro, la seconda nascita risulta impossibile.


Noi gnostici studiamo la dottrina di Pietro.


Gli infrasessuali, i degenerati, odiano a morte la dottrina di Pietro.


Sono molti i “sinceri in errore” che credono di poter auto-realizzarsi escludendo il sesso.


Molti sono coloro che parlano contro il sesso, che lo insultano, che sputano tutta la loro bava diffamatoria sul sacro santuario del Terzo Logos.


Quelli che odiano il sesso, quelli che dicono che il sesso è grossolano, immondo, animale, bestiale, sono gli insultatori, i bestemmiatori contro lo Spirito Santo.


Chi si pronuncia contro la magia sessuale, chi sputa la sua infamia sul santuario del Terzo Logos, non potrà mai arrivare alla seconda nascita.


Il nome della magia sessuale in sanscrito è maithuna. La dottrina di Pietro è il maithuna, e Gesù disse:


«Tu sei Pietro [la Pietra] e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa» Matteo (16,18)


La chiave del maithuna è il lingam nero inserito nello yoni, attributi del Dio Shiva, il Terzo Logos, lo Spirito Santo.


Nel maithuna, il fallo deve entrare nella vagina, ma non si deve mai eiaculare o versare il seme.


La coppia deve ritirarsi dall'atto sessuale prima di arrivare allo spasimo, per evitare lo spargimento del liquore seminale.


Il desiderio raffrenato trasmuterà il liquore seminale in energia creatrice.


L'energia sessuale sale fino al cervello. In questo modo il cervello si seminizza e il seme si cerebrizza.


Il maithuna è la pratica che ci permette di risvegliare e di sviluppare il Kundalini, il serpente igneo dei nostri magici poteri.


Quando il Kundalini si risveglia, sale lungo la spina dorsale attraverso il canale midollare.


Il Kundalini apre le sette Chiese dell'Apocalisse di San Giovanni. Le sette Chiese sono situate nella spina dorsale.


La prima Chiesa è Efeso e corrisponde agli organi sessuali.


Dentro la Chiesa di Efeso dorme il serpente sacro arrotolato tre volte e mezzo.


La seconda Chiesa è Smirne, situata all'altezza della prostata. (Nella donna è in relazione con l'utero)


La terza Chiesa è Pergamo, situata all'altezza dell'ombelico; essa ci dona il potere sul fuoco. , e ci conferisce il potere sulle acque.


La quarta Chiesa è Tiatira, situata all'altezza del cuore, e ci concede il potere sull'aria e molte altre facoltà, come lo sdop-piamento volontario, anche quello jina, ecc.


La quinta Chiesa è Sardi, situata all'altezza della laringe creatrice; questa ci dà il potere dell'udito magico, che ci permette di ascoltare le voci dei mondi superiori e la musica delle sfere.


La sesta Chiesa è Filadelfia, si trova fra le sopracciglia e ci conferisce il potere di vedere i mondi interni e le creature che li popolano.


La settima Chiesa è Laodicea.


Questa meravigliosa Chiesa è il loto dai mille petali, situato nella ghiandola pineale, la parte superiore del cervello.


Laodicea ci dona i poteri della poliveggenza con i quali possiamo studiare tutti i Misteri del grande Giorno e della grande Notte.


Il fuoco sacro del Kundalini apre le sette Chiese in ordine consecutivo, man mano che ascende lentamente lungo il canale midollare.


Il serpente igneo dei nostri magici poteri sale molto lentamente, in accordo con i meriti del cuore.


Le correnti solare e lunare dell'energia sessuale, quando fanno contatto nel triveni, vicino al coccige, alla base della spina dorsale, hanno il potere di risvegliare il serpente sacro affinché salga attraverso il canale midollare.


Il fuoco sacro, ascendendo lungo la spina dorsale, prende la forma di un serpente.


Il fuoco sacro ha sette gradi di potere.


È urgente lavorare con i sette gradi di potere del fuoco.


Il sesso è in se stesso la nona sfera.


La discesa nella nona sfera fu negli antichi Misteri la prova massima per la suprema dignità dello Ierofante. Buddha, Gesù il Gran Kabir, Ermete, Zoroastro, Maometto, Dante, ecc., dovettero passare per questa massima prova.


Molti sono gli studenti pseudoesoteristi e pseudooccultisti che, nel leggere la letteratura occultistica o pseudooccultistica, vorrebbero immediatamente entrare nel paese delle meraviglie jina, nella gioia dell'estasi continua, ecc.


Questi studenti non vogliono capire che per poter salire devono prima scendere.


Prima è necessario scendere nella nona sfera; solo così possiamo poi salire.


Il magistero del fuoco è molto lungo e terribile.


Se lo studente commette l'errore di versare il vaso di Ermes, perde il suo lavoro precedente e il serpente igneo dei nostri magici poteri discende.


Tutte le scuole esoteriche menzionano cinque iniziazioni dei Misteri Maggiori.


Queste iniziazioni si trovano intimamente relazionate con il magistero del fuoco.


Il fuoco sacro ha il potere di fecondare la Prakriti sacra dell'Iniziato.


Abbiamo già detto in precedenza —e torniamo a ripeterlo— che la Prakriti è la simbolica Vacca Sacra dalle cinque zampe.


Quando la Prakriti viene fecondata nell'Iniziato, i corpi solari si creano dentro il suo grembo per opera e grazia del Terzo Logos.


La razza solare —i “due volte nati”— possiede i corpi solari.


La massa comune invece —l'umanità in genere— è la razza lunare, e possiede unicamente i corpi interni di tipo lunare.


Le scuole pseudoesoteriche e pseudooccultistiche menzionano il settenario teosofico, i corpi interni, ma ignorano che quei veicoli sono in realtà dei corpi lunari, protoplasmatici.


In questi corpi lunari protoplasmatici degli animali intellettuali si trovano contenute le leggi dell'evoluzione e dell'involuzione.


I corpi lunari protoplasmatici sono certamente patrimonio comune a tutte le bestie della natura.


I corpi lunari protoplasmatici provengono da un remoto passato minerale e ritorneranno allo stesso passato minerale, perché tutto ritorna al proprio punto di partenza originale.


I corpi lunari protoplasmatici evolvono fino ad un certo punto perfettamente definito dalla natura; poi iniziano il loro ritorno involutivo fino al punto di partenza originale.


Le scintille verginali, le ondate monadiche, fecero sorgere nel passato minerale i corpi protoplasmatici con i quali si vestirono poi gli elementali minerali: gli gnomi o pigmei.


L'ingresso degli elementali minerali nell'evoluzione vegetale produsse un cambiamento nei veicoli protoplasmatici.


L'ingresso degli elementali vegetali nell'evoluzione degli animali irrazionali provocò, com'è naturale, nuovi cambiamenti in questi corpi lunari protoplasmatici.


I protoplasmi sono sempre soggetti a molti cambiamenti, e l'ingresso degli elementali animali in matrici della specie “ani-male intellettuale” diede a questi corpi lunari l'aspetto che ora possiedono.


La natura ha bisogno dell'animale intellettuale —erroneamente chiamato uomo— così come si trova, nello stato in cui vive attualmente.


L’intera evoluzione dei protoplasmi ha come scopo la creazione di queste macchine intellettuali.


Le macchine intellettuali hanno il potere di captare le energie cosmiche dello spazio infinito e trasformarle incoscientemente, per poi trasmetterle automaticamente agli strati superficiali della Terra.


L'umanità intera, nel suo insieme, è un organo della natura, un organo indispensabile all'organismo planetario della Terra.


Quando qualsiasi cellula di quest’organo vitale, cioè qualsiasi individuo, è troppo perversa o compie pienamente il suo tempo di centotto vite senza aver dato alcun frutto, smette di nascere per avviare la sua involuzione negli Inferi.


Se qualcuno vuole fuggire da questa tragica legge dell'in-voluzione protoplasmatica, deve creare da sé —e mediante tre-mendi supersforzi— i corpi solari.


In tutti gli elementi della natura, in ogni sostanza chimica, in ogni frutto, esiste il proprio corrispondente tipo di idrogeno, e l'idrogeno del sesso è il cosiddetto SI-12.


Il fuoco, il fohat, feconda il ventre della Vacca Sacra dalle cinque zampe, ma soltanto con l'idrogeno sessuale SI-12 si formano, cristallizzano, i corpi solari.


In base alle sette note della scala musicale si realizzano tutti i processi fisiologici e biologici, il cui ultimo risultato è quell'elisir meraviglioso chiamato seme.


Nel momento in cui l'alimento entra in bocca, il processo inizia con la nota DO, per continuare poi con le note RE-MI-FA-SOL-LA; e quando risuona il SI musicale l'elisir straordinario chiamato seme è già pronto.


L'idrogeno sessuale si trova depositato nel seme e possiamo passarlo ad una seconda ottava superiore DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI mediante uno shock speciale.


Questo speciale shock è il freno sessuale del maithuna.


La seconda ottava musicale fa cristallizzare l'idrogeno sessuale SI-12 nella straordinaria e meravigliosa forma del corpo astrale solare.


Un secondo shock del maithuna fa passare l'idrogeno sessuale SI-12 ad una terza ottava superiore DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI.


La terza ottava musicale causa la cristallizzazione dell'idrogeno sessuale SI-12 nella magnifica forma solare del legittimo corpo mentale.


Un terzo shock fa passare l'idrogeno sessuale SI-12 ad una quarta ottava musicale DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI.


La quarta ottava musicale origina la cristallizzazione dell'i-drogeno sessuale nella forma del corpo della volontà cosciente, o corpo causale.


Chi già possiede i quattro corpi —conosciuti come fisico, astrale, mentale e causale— si concede il lusso di incarnare l'Essere per convertirsi in un vero Uomo, in un Uomo Solare.


Normalmente l'Essere non nasce né muore né si reincarna, ma quando già abbiamo i corpi solari possiamo incarnarlo e allora riusciamo ad “Essere” realmente.


A colui che sa, la parola dà potere; nessuno la pronunciò, nessuno la pronuncerà, tranne soltanto colui che Lo ha incarnato.


Molti studenti gnostici si domandano perché non menzioniamo il corpo vitale e perché contiamo solo quattro veicoli escludendo il vitale.


La risposta a questo interrogativo è che il corpo vitale è solo la sezione superiore del corpo fisico.


Nella terza iniziazione del fuoco nasce il corpo astrale solare; nella quarta iniziazione del fuoco nasce il corpo mentale solare; nella quinta iniziazione del fuoco nasce il corpo causale, o corpo della volontà cosciente.


Le cinque iniziazioni dei Misteri Maggiori hanno come unico scopo la fabbricazione dei corpi solari.


Nello gnosticismo e nell'esoterismo, per seconda nascita s'intende la fabbricazione dei corpi solari e l’incarnazione dell'Essere.


I corpi solari si creano dentro il grembo della Prakriti.


L'Essere viene concepito per opera e grazia del Terzo Logos dentro il grembo della Prakriti.


Ella è vergine prima del parto, durante il parto e dopo il parto.


Ogni Maestro della Loggia Bianca è figlio di una Vergine Immacolata.


Chi raggiunge la seconda nascita esce dalla nona sfera (il sesso).


A colui che raggiunge la seconda nascita viene assolutamente proibito di riavere un contatto sessuale, e questo divieto è per l'eternità.


Chi raggiunge la seconda nascita entra in un tempio segreto, il tempio dei “due volte nati”.


L'animale intellettuale comune crede di essere uomo, ma in realtà si sbaglia, perché solo i “due volte nati” sono veri uomini.


Abbiamo conosciuto una Dama-Adepto della Loggia Bianca che fabbricò i suoi corpi solari in soli dieci anni di lavoro molto intenso nella nona sfera; ora questa donna vive con gli Angeli, gli Arcangeli, i Serafini, ecc.


Lavorando molto intensamente nella nona sfera, senza lasciarsi cadere, si può realizzare il lavoro di fabbricazione dei corpi solari più o meno in dieci o venti anni.


La razza lunare odia mortalmente questa scienza della Vacca Sacra e, piuttosto che accettarla, preferisce cercare scappatoie e giustificazioni con frasi brillanti e bigotte.


I Bonzi ed i Dugpa dal cappuccio rosso —maghi neri— praticano il tantrismo nero, eiaculano il seme durante il maithuna, risvegliando e sviluppando così l'abominevole organo Kun-dartiguatore.


È urgente sapere che l'organo Kundartiguatore è il serpente tentatore dell'Eden, il fuoco sacro proiettato verso il basso, la coda di Satana, la cui radice si trova nel coccige.


L'abominevole organo Kundartiguatore rafforza i corpi lunari e l'ego.


Coloro che vivono rimandando la seconda nascita alle vite future finiscono per perdere l'opportunità e, terminate le centotto vite, entrano nei mondi inferni, dove si ode solo “pianto e stridor di denti”.


Diogene cercò con la sua lanterna un “uomo” in tutta Atene, ma non lo trovò.


I “due volte nati”, gli Uomini veri, bisogna cercarli con la lanterna di Diogene; sono molto rari da trovare.


Esistono molti studenti pseudoesoteristi e pseudooccultisti che dicono di volersi autorealizzare, ma poiché sono lunari, quando conoscono questa scienza della nona sfera, si scandalizzano, ci maledicono, lanciano contro di noi tutta la loro bava dif-famatoria.


E se ci trovassimo nell'epoca di Esdra, essi immolerebbero la Vacca Sacra dicendo:


«Cada il suo sangue su di noi e sui nostri figli».


La via che conduce all'abisso è lastricata di buone intenzioni.


Non solo i perversi entrano nell'abisso; ricordiamoci la parabola del fico sterile:


«Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco» Matteo (3,10)


Negli Inferi vivono anche magnifici studenti di pseudooccultismo e pseudoesoterismo.


Lo Scorpione è un segno molto interessante: il veleno dello scorpione ferisce a morte i nemici del maithuna, i puritani insul-tatori che odiano il sesso, coloro che bestemmiano contro il Ter-zo Logos, i perversi fornicatori, i degenerati dell'infrasesso, gli omosessuali, i masturbatori, ecc.


Lo Scorpione governa gli organi sessuali ed è la casa di Marte, il pianeta della guerra; e proprio nel sesso si trova la radice della grande battaglia tra i maghi bianchi e quelli neri, tra le forze solari e le forze lunari.


La razza lunare odia mortalmente tutto ciò che abbia sapore di maithuna (magia sessuale), di tantrismo bianco, di Vacca Sacra, ecc.


I nativi dello Scorpione possono cadere nelle più spaventose fornicazioni oppure rigenerarsi completamente.


Nella pratica abbiamo potuto verificare che i nativi dello Scorpione soffrono molto nella prima metà della loro vita, e giungono perfino ad avere un amore che causa loro molte ama-rezze, ma nella seconda metà della vita tutto cambia, la sorte migliora notevolmente.


I nativi dello Scorpione hanno una certa tendenza all'ira ed alla vendetta; difficilmente perdonano qualcuno.


Le donne dello Scorpione sono sempre in pericolo di restare vedove e di subire molte carenze economiche durante la prima metà della loro vita.


Gli uomini dello Scorpione soffrono molta miseria durante la prima parte della vita, ma grazie all'esperienza migliorano nella seconda metà della loro esistenza.


I nativi dello Scorpione sono persone energiche, ambiziose, riservate, franche, dinamiche.


I nativi dello Scorpione, come amici, sono amici veri: sinceri, fedeli, capaci di sacrificarsi per l'amicizia; ma come nemici sono molto temibili, vendicativi, pericolosi.


Il minerale dello Scorpione è la magnetite; la pietra, il topazio.


Pratica zodiacale


La pratica dello Scorpione è il maithuna e questo non si pratica solo durante il periodo dello Scorpione, ma sempre, in modo continuato, fino a raggiungere la seconda nascita.


Dobbiamo tuttavia avvertire che non si deve mai praticare due volte di seguito nella stessa notte.


È permesso praticarlo una sola volta al giorno.


È anche urgente sapere che non si deve mai obbligare la coniuge a praticare il maithuna quando è malata, quando ha le mestruazioni, o quando è incinta, perché ciò è un delitto.


La donna che ha dato alla luce una creatura può praticare il maithuna soltanto quaranta giorni dopo il parto.


Il maithuna non impedisce la riproduzione della specie, perché il seme può sempre passare alla matrice senza bisogno di versarlo: le molteplici combinazioni della sostanza infinita sono meravigliose.


Sono molti gli studenti di occultismo che si lamentano perché falliscono, perché soffrono di scariche seminali, perché non riescono ad evitare l'eiaculazione.


A questi studenti consigliamo una piccola pratica di cinque minuti il venerdì di ogni settimana —se il caso è molto grave—, o una piccola pratica di cinque minuti ogni giorno, se il caso non è tanto grave.


Dopo un anno con queste piccole pratiche di cinque minuti di maithuna, si può allungare di altri cinque minuti per un altro anno, e il terzo anno si praticherà per quindici minuti al giorno.


Così, a poco a poco, ogni anno si può allungare il tempo della pratica del maithuna fino ad essere capaci di praticare per un'ora al giorno.


Tratto liberamente dal testo "Trattato esoterico di Astrologia Ermetica" di Samael Aun Weor

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