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  • Immagine del redattorePietro Alberto Paolo Signor

CANCRO- L'Essere non nasce, non muore né si reincarna.



Quando si lascia il corpo, intrapreso il sentiero del fuoco, della luce, del giorno, della quindicina luminosa della Luna e del solstizio settentrionale, i conoscitori di Brahma vanno da Brahma.


Lo Yogi che morendo va per il sentiero del fumo, della quindicina oscura della Luna e del solstizio meridionale, arriva alla sfera lunare e poi rinasce”.


Questi due sentieri, quello luminoso e quello oscuro, sono considerati permanenti.


Con il primo ci si emancipa e con il secondo si rinasce” (Bhagavad-Gita 8, 24-26).


“L'Essere non nasce, non muore né si reincarna; non ha origine; è eterno, immutabile, il primo di tutti e non muore quando muore il corpo” (Bhagavad-Gita 2, 20).


L'ego nasce, l'ego muore.


Si distingua tra l'ego e l'Essere.


L'Essere non nasce né muore né si reincarna.


“I frutti delle azioni sono di tre tipi: sgradevoli, gradevoli e la miscela di entrambi.


Questi frutti si attaccano dopo la morte a colui che non li ha rinnegati, ma non all'uomo di rinuncia.


Impara da Me, o tu dalle braccia poderose, riguardo queste cinque cause relazionate con il compimento delle azioni, secondo la più alta sapienza, che è il fine di ogni azione.


Il corpo, l'ego, gli organi, le funzioni e le Deità [i pianeti] che presiedono gli organi; ecco le cinque cause.


Qualsiasi atto debito o indebito, sia esso fisico, verbale o mentale, ha queste cinque cause.


Stando così i fatti, colui che per la comprensione difettosa considera Atman [l'Essere, l'Assoluto] come attore, questo sciocco non vede la Realtà” (Bhagavad-Gita 18, 12-16).


La Bhagavad-Gita fa quindi una distinzione tra l'ego (io) e l'Essere (Atman).

L'animale intellettuale, erroneamente chiamato uomo, è un insieme di corpo, ego (io), organi e funzioni: una macchina mos-sa dalle Deità, o per meglio dire, dai pianeti.


Molte volte basta una qualsiasi catastrofe cosmica perché le onde che arrivano alla Terra spingano queste macchine umane addormentate sui campi di battaglia.


Milioni di macchine ad-dormentate... contro milioni di macchine addormentate.


La Luna conduce gli ego nella matrice e la Luna se li riprende.


Max Heindel dice che il concepimento si realizza sempre quando la Luna è nel Cancro.


Senza la Luna il concepimento è impossibile.


I primi sette anni di vita sono governati dalla Luna.


I secondi sette anni sono mercuriani al cento per cento; allora il bambino va a scuola, è irrequieto ed in costante movimento.


Il terzo settennio di vita, la tenera adolescenza compresa tra i quattordici ed i ventuno anni, è governato da Venere, la stella dell'amore; questa è l'età dell’impeto, l'età dell'amore, l'età in cui vediamo la vita di colore rosa.


Dai ventuno fino ai quarantadue anni di vita dobbiamo occupare il nostro posto sotto al sole e definire la nostra vita.


Quest'epoca è governata dal Sole.


Il settennio compreso tra i quarantadue ed i quarantanove anni d'età è marziano al cento per cento, e la vita si trasforma allora in un vero campo di battaglia, perché Marte è guerra.


Il periodo compreso tra i quarantanove ed i cinquantasei anni d'età è gioviano.


Coloro che hanno Giove ben situato nell’oroscopo è chiaro che durante quest'epoca della vita sono rispettati da tutti, ed anche se non posseggono le inutili ricchezze mondane, hanno per lo meno il necessario per vivere molto bene.


Un'altra è la sorte di chi ha Giove mal aspettato nell’oroscopo; queste persone soffrono allora l'indicibile, sono prive di pane, indumenti, rifugio, sono maltrattate dagli altri, ecc.


Il periodo di vita compreso tra i cinquantasei ed i sessanta-tré anni è governato dall'anziano dei cieli, il vecchio Saturno.


In verità l'anzianità comincia a cinquantasei anni.


Passato il periodo di Saturno ritorna quello della Luna; essa porta l'ego alla nascita e poi se lo riprende.


Se osserviamo attentamente la vita degli anziani d'età molto avanzata, possiamo certamente verificare come essi tornino all'età dei bambini: alcuni vecchietti riprendono a giocare con le macchinine, con le bambole.


Gli anziani con più di sessantatré anni ed i bambini più piccoli di sette sono governati dalla Luna.


“Su mille uomini, talvolta uno cerca di raggiungere la per-fezione; tra quelli che ci provano, probabilmente uno ottiene la perfezione, e tra i perfetti, forse uno conosce Me profondamen-te” (Bhagavad-Gita 7, 3).


L'ego è lunare e, quando lascia il corpo fisico, se ne va per il sentiero del fumo, della quindicina oscura della Luna e del solstizio meridionale, e ritorna presto ad una nuova matrice.


La Luna lo porta e la Luna lo riprende, questa è la Legge.


L'ego è vestito con corpi lunari; i veicoli interni studiati dalla Teosofia sono di natura lunare.


Le scritture sacre dei jainisti dicono: “L'Universo è popolato da diverse creature esistenti nel Samsara, nate da famiglie e da caste diverse per aver commesso varie azioni.


A seconda di come esse siano, alcune volte le creature vanno nel mondo degli Dèi, altre volte negli Inferi, e qualche volta si convertono in Asura [persone diaboliche].


È per questo che non provano repulsione per il Samsara gli esseri viventi che incessantemente nascono e rinascono per colpa delle loro cattive azioni”.


La Luna porta con sé tutti gli ego, ma non tutti li riporta nuovamente; in questi tempi la maggior parte di essi entra negli Inferi, nelle regioni sublunari, nel regno minerale sommerso, nelle tenebre esteriori dove c’è solo pianto e stridore di denti.


Sono pochi i disincarnati che oggigiorno possono prendersi il lusso di alcune vacanze nel mondo degli Dèi, prima di ritorna-re ad una nuova matrice attraverso le porte della Luna.


Sono molti quelli che tornano immediatamente, o a distanza di poco tempo, portati e ripresi dalla Luna, senza aver goduto delle delizie dei mondi superiori.


I perfetti, gli eletti, coloro che hanno dissolto l'ego, che hanno fabbricato i corpi solari e si sono sacrificati per l'umanità, questi sono i beati: quando lasciano il corpo fisico con la morte, prendono il sentiero del fuoco, della luce, del giorno, della quin-dicina luminosa della Luna e del solstizio settentrionale.


Loro hanno incarnato l'Essere, loro conoscono Brahma (il Padre che è in segreto) ed è chiaro che vanno da Brahma.


Il Giainismo afferma che durante questo grande giorno di Brahma scendono sul nostro mondo ventiquattro Profeti maggiori che hanno raggiunto la perfezione totale.


Le scritture gnostiche dicono che vi sono dodici Salvatori, ovverosia dodici Avatara.


Se pensiamo, però, a Giovanni Battista come un precursore e a Gesù come l’Avatara dei Pesci —l'Era appena trascorsa—, allora possiamo capire che per ognuna delle dodici Ere zodiacali esiste sempre un precursore ed un Avatara, in totale ventiquattro grandi Profeti.


Mahavira fu il precursore di Buddha e Giovanni Battista quello di Gesù.


Il sacro Raskoarno (la morte) è pieno di profonda bellezza interiore.


Solo colui che ha sperimentato direttamente il profondo significato della morte conosce la verità su di essa.


La Luna porta e riprende i defunti.


Gli estremi si toccano: la morte e il concepimento si trovano intimamente uniti.


Il sentiero della vita è formato dalle orme degli zoccoli del cavallo della morte.


La disintegrazione di tutti gli elementi che costituiscono il corpo fisico origina una vibrazione molto speciale che attraversa invisibile il tempo e lo spazio.


Simili alle onde della televisione che portano le immagini sono le onde vibratorie dei morti; e come è lo schermo per le onde delle stazioni emittenti così è l'embrione per le onde della morte.


Le onde vibratorie della morte trasportano l'immagine del defunto, e questa immagine rimane impressa nell'uovo feconda-to.


Sotto l'influenza lunare, lo zoospermio penetra attraverso la membrana dell'ovulo, che istantaneamente si richiude impri-gionandolo.


Qui si genera un interessantissimo campo magnetico, in cui lo zoospermio attrae e viene attratto verso il nucleo femminile che, silente, aspetta nel centro dell'ovulo.


Quando questi due nuclei capitali si fondono in una sola unità, i cromosomi iniziano la loro famosa danza, aggrovigliandosi in un istante.


In questo modo il disegno di qualcuno che ha agonizzato ed è morto viene a cristallizzarsi nell'embrione.


Ogni cellula ordinaria dell'organismo umano contiene qua-rantotto cromosomi; questo ci ricorda le quarantotto leggi del mondo in cui viviamo.


Le cellule riproduttive dell'organismo contengono un solo cromosoma di ogni paio, ma nella loro unione producono una nuova combinazione di quarantotto, i quali fanno sì che ogni embrione sia unico e differente.


Ogni forma umana, ogni organismo, è una macchina preziosa.


Ogni cromosoma porta in se stesso l’impronta di qualche funzione, qualità o caratteristica speciale.


Un paio ne determina il sesso: la sua parità dà origine alle femmine mentre la disuguaglianza tra i due cromosomi origina i maschi.


Ricordiamoci la leggenda biblica di Eva, plasmata da una costola di Adamo e che perciò aveva una costola in più di lui.


I cromosomi in se stessi sono composti da geni ed ognuno di questi da poche molecole.


In verità i geni costituiscono il confine tra questo mondo e l'altro, tra la terza e la quarta dimensione.


Le onde dei moribondi, le onde della morte, agiscono sui geni riordinandoli nell'ovulo fecondato.


Così si ricrea il corpo fisico perso, così il disegno dei morti si rende visibile nell'embrione.


Pratica zodiacale


Durante il periodo del Cancro, i nostri discepoli gnostici, prima di addormentarsi sul letto, devono praticare un esercizio retrospettivo sulla propria vita, come chi sta guardando un film dalla fine al principio, o come chi legge un libro a ritroso, dall'ultima pagina fino alla prima.


L'oggetto di questo esercizio retrospettivo sulla nostra vita è quello di autoconoscerci, autoscoprirci: riconoscere le buone e cattive azioni, studiare il nostro ego lunare, far cosciente il subcosciente.


È necessario arrivare in modo retrospettivo fino alla nascita e ricordarla.


Uno sforzo superiore permetterà poi allo studente di allacciare la nascita con la morte del suo passato corpo fisico.


Il sonno combinato con la meditazione e con l'esercizio retro-spettivo ci permetterà di ricordare la nostra vita attuale, quella passata e le esistenze anteriori.


L'esercizio retrospettivo ci permette di farci coscienti del nostro ego lunare, dei nostri errori.


Ricordiamo che l'ego è un mucchio di ricordi, desideri, passioni: ira, cupidigia, lussuria, orgoglio, pigrizia, gola, amor proprio, risentimenti, vendette, ecc.


Se vogliamo dissolvere l'ego, dobbiamo prima studiarlo.


L'ego è la radice dell'ignoranza e del dolore.


Solo l'Essere, Atman, è perfetto, ma Egli “non nasce, non muore né si reincarna”; così disse Krishna nella Bhagavad-Gita.


Se lo studente s'addormenta durante l'esercizio retrospettivo, tanto meglio, perché nei mondi interni potrà così autoconoscersi, ricordare l’intera vita e tutte le sue vite passate.


Come il chirurgo deve studiare un tumore cancerogeno prima di asportarlo, così lo gnostico deve studiare il proprio ego prima di estirparlo.


Nel periodo del Cancro, le forze accumulate nei bronchi e nei polmoni durante i Gemelli, devono passare alla ghiandola timo.


Le forze cosmiche che ascendono nel nostro organismo si in-contrano nella ghiandola timo con le forze che discendono, formando due triangoli intrecciati, il sigillo di Salomone.


Il discepolo deve meditare quotidianamente su questo sigillo di Salomone creato nella ghiandola timo.


Ci è stato detto che la ghiandola timo regola la crescita dei bambini.


Risulta interessante che le ghiandole mammarie della madre siano intimamente relazionate con la ghiandola timo.


È per questo che il latte materno non può mai essere sostituito da nessun altro alimento per il bambino.


I nativi del Cancro hanno un carattere tanto variabile quanto le fasi della Luna.


I nativi del Cancro sono pacifici per natura, ma quando si adi-rano sono terribili.


I nativi del Cancro hanno una predisposizione per le arti ma-nuali, le arti pratiche.


I nativi del Cancro hanno una viva immaginazione, ma devono fare attenzione alla fantasia.


È consigliabile l'immaginazione cosciente; è assurda l'immaginazione meccanica, chiamata fantasia.


I nativi del Cancro hanno una natura soave, introversa, chiusa, e delle virtù casalinghe.


Qualche volta troviamo sotto il Cancro alcuni individui troppo passivi, fiacchi, pigri.


I nativi del Cancro sono molto attratti dai romanzi, dai films, ecc.


Il metallo del Cancro è l'argento, la pietra la perla, il colore il bianco.


Il Cancro è il segno del granchio o dello scarabeo sacro; è la casa della Luna.


Tratto liberamente dal testo "Trattato esoterico di Astrologia Ermetica" di Samael Aun Weor








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